CAIRO REINDUSTRIA
LAVORI:
Indagine per la caratterizzazione ambientale delle aree "ex-Agrimont" nel Comune di Cairo Montenotte.
NATURA PRESTAZIONE:
Prestazioni professionali e servizi, assistenza e supervisione alle prospezioni geognostiche, ai prelievi ed alle prove geotecniche di laboratorio.
COMMITTENTE:
Cairo Reindustria S.C.r.l.
DATA:
1999-2000
Premessa
La S.G.G., in A.T.I. con CAV Service s.r.l., C.P.G. s.n.c. e Promogeo s.r.l., ha realizzato il piano di indagine per la caratterizzazione ambientale delle aree ex Agrimont nel Comune di Cairo Montenotte, redatto dal Registro Navale R.I.N.A. S.p.A. Il suddetto piano ha previsto la Suddivisione dei 37 ha dell'area in esame in due settori: Sud-Est e Nord-Ovest. Una ricerca storica preliminare ha permesso di ricavare la successione delle modifiche apportate alla zona per la realizzazione dell'area industriale e per le reiterate modificazioni avvenute: spianamento dell'area per la preparazione dell'insediamento industriale, nuova inalveazione in direzione ovest del Fiume Bormida di Spigno con realizzazione della diga, ridistribuzione sulle aree dei materiali in esubero dell'attività produttiva, parziale cinturazione dell'area con diaframmi plastici, a seguito della dismissione dello stabilimento Agrimont, controllo del livello della diga a quota coronamento, pompaggio e trattamento a depuratore delle acque captate nei dreni a tergo dei diaframmi.
Scheda prelievi |
Scheda scassi |
Prova permeabilità Lefranc | Analisi granulometrica |
Campagna d'indagini
Il piano per la caratterizzazione, redatto dal R.I.N.A. e necessario per l'ottenimento della certificazione ambientale dell'area, prevedeva la realizzazione delle seguenti indagini:
- n. 85 scassi;
- n. 55 sondaggi geognostici a carotaggio continuo di cui n. 28 attrezzati con tubo piezometrico e con esecuzione di prove penetrometriche S.P.T. e prove di permeabilità Lefranc;
- prelievi di campioni di terreno e di acqua per analisi chimiche;
- prove geotecniche di laboratorio.
Gli scassi, eseguiti con escavatore meccanico, sono stati ubicati mediante rilievo plano-altimetrico e hanno consentito una ricostruzione stratigrafica di dettaglio nonché l'individuazione dei livelli di falda. Da ogni scasso è sono stati inoltre prelevati dei campioni di terra da sottoporre ad analisi chimiche. I numerosi sondaggi eseguiti sono andati a integrare quelli già esistenti nell'area in studio. Nel corso della perforazione, spinta fino all'intercettazione del substrato roccioso (a profondità variabile da 4.00 a 10.00 m), sono state eseguite prove S.P.T. e prove di permeabilità Lefranc. E' stato, quindi, possibile ricostruire una stratigrafia costituita da un orizzonte superficiale di riporto includente residui industriali, una copertura di natura alluvionale e il substrato roccioso costituito da arenarie medio grossolane. In alcuni fori di sondaggio sono state eseguite prove di permeabilità del tipo Lefranc a carico costante. I campioni da sottoporre ad analisi chimiche sono stati prelevati secondo tre diverse tipologie:
- campioni puntuali prelevati;
- campioni medi da scassi mediante quartatura;
- campioni prelevati da cassette di sondaggio.
Infine le prove geotecniche di laboratorio (analisi granulometriche e classificazioni geotecniche), utili per completare il quadro geotecnico, sono state eseguite su alcuni campioni di terreno rimaneggiati. La natura medio-grossolana dei materiali non ha consentito l'esecuzione di prove di resistenza al taglio.
Carta geologica e geomorfologica
Sezione geologica e geotecnica interpretativa
Interpretazione risultati
L'interpretazione dei risultati ha condotto alla redazione di una carta geologico geomorfologia con individuazione della profondità del substrato roccioso . La definizione della stratigrafia dell'area ha permesso di individuare i comparti maggiormente interessati da residui industriali le cui tipologie e concentrazioni sono state definite a seguito di diffuse analisi chimiche. Le prove geotecniche e di laboratorio hanno permesso di definire una caratterizzazione geotecnica dei terreni presenti. Infine il controllo dei livelli freatimetrici, unitamente alla ricostruzione del paleoalveo e alla valutazione dell'interferenza della diga e del sistema di barriere idrauliche a diaframmi plastici, ha consentito la ricostruzione di un modello idrogeologico mediante la redazione di una carta di dettaglio delle isofreatiche.
Carta delle isofreatiche