PRG COMUNE DI ARGENTERA
LAVORI:
Osservazioni al Piano di Assetto Idrogeologico e redazione di elaborati geologici per la stesura del nuovo Piano Regolatore Comunale ai sensi della Circolare 7/LAP della Regione Piemonte e adeguamento sismico ai sensi dell'O.P.C.M. 3274 del 20/03/2003.
NATURA PRESTAZIONE:
Studio geologico, geomorfologico e idrogeologico finalizzato alla pianificazione territoriale.
COMMITTENTE:
Comune di Argentera
DATA:
2000-2004
Premessa
Il Comune di Argentera (CN), ha affidato, nell'ambito del proprio territorio, la revisione del P.A.I. (Piano di Assetto Idrogeologico) redatto dall'Autorità di Bacino del Po che ha comportato la redazione degli elaborati geologici ai sensi della Circolare N. 7/LAP redatta dalla Direzione Regionale dei Servizi di Prevenzione della Regione Piemonte. In particolare, su un'estensione di 73 kmq è stata redatta la cartografia seguente in scala 1:10.000:
- Carta geologico strutturale;
- Carta litotecnica;
- Carta dell'acclività;
- Carta geomorfologica;
- Carta idrogeologica;
- Carta delle valanghe;
- Carta dei dissesti;
- Carta delle opere idrauliche;
- Carta di sintesi della pericolosità geomorfologica.
Metodologia di studio
Lo studio è stato svolto attraverso le seguenti fasi:
- ricerca bibliografica necessaria per un primo inquadramento delle problematiche;
- ricerca storica presso l'archivio di Stato per il rinvenimento dei dati relativi ai principali eventi calamitosi degli ultimi 100 anni;
- esame delle foto aeree;
- rilevamento geologico generale;
- rilevamento geologico di dettaglio che ha prodotto le schede di rilevamento dei conoidi, delle valanghe, del censimento delle opere idrauliche e dei fenomeni franosi nonché la redazione di una cartografia in scala 1:2.000 in punti di particolare criticità;
- redazione della carta di sintesi della pericolosità in scala 1:10.000 e locali ingrandimenti in scala 1:2.000.
Conoide di Bersezio |
Canaloni da valanga Rio Ferrere |
Panoramica Valle del Rio Roburent | Debris flow in sponda sinistra |
Valutazione dei risultati
Nella Carta geomorfologia si possono distinguere il substrato roccioso, le coperture detritiche, le diverse tipologie di frane, unitamente ad una valutazione del grado di stabilità e/o di attività. La Carta dei dissesti discrimina le scelte del P.A.I. e riassume i principali tematismi riportati nella carta geomorfologica e nella carta delle valanghe, in particolare:
- dissesti legati alla dinamica fluviale e/o torrentizia, valutandone il grado di intensità dei processi erosivi e il grado di attività;
- i dissesti legati alla dinamica di versante distinti in coni detritici, crolli, debris flow scivolamenti, creep, deformazioni profonde, con la valutazione dello stato di attività;
- le valanghe distinte in frequenti e poco frequenti;
- i dissesti e le valanghe indicate nel P.A.I.
La Carta di sintesi della pericolosità costituisce l'elaborato finale che consente di suddividere il territorio in zone caratterizzate da un grado omogeneo di pericolosità legata all'instabilità potenziale, valutato in termini probabilistici. In relazione alla Circolare 7/LAP, l'area viene suddivisa in tre diverse classi a pericolosità crescente, come indicato nel seguito:
- Classe I: porzioni di territorio nelle quali la pericolosità geomorfologica sono tali da non imporre limitazioni alle scelte urbanistiche.
- Classe II: porzioni di territorio nelle quali le condizioni di moderata pericolosità geomorfologica possono essere superate attraverso l'adozione e il rispetto di modesti accorgimenti tecnici esplicitati a livello di norme di attuazione.
- Classe III: porzioni di territorio nelle quali gli elementi di pericolosità geomorfologica e di rischio, questi ultimi derivanti da una urbanizzazione dell'area, risultano tali da impedirne l'utilizzo qualora non edificate, richiedendone la previsione di interventi di riassetto territoriale a tutela del patrimonio edilizio esistente.
Carta geomorfologica
Carta dei dissesti
Adeguamento sismico
A seguito dell'entrata in
vigore dell'O.P.C.M. 3274/2003 e successive modificazioni e della Circolare del
P.R.G. n. 1/DOP del 27/04/2004, S.G.G. ha poi effettuato l'adeguamento sismico
degli studi redatti in precedenza.
L'integrazione, commissionata in ragione della nuova
classificazione sismica nazionale, ha comportato la rielaborazione di parte
della cartografia tematica prodotta dagli scriventi nel Settembre 2002,
nell'ambito dello studio geologico per la verifica di compatibilità idraulica e
idrogeologica redatto ai sensi dell'art. 18 comma 2 del Piano di Assetto
Idrogeologico e della Circolare 7/LAP della Regione Piemonte (cfr. U.T. Comune
di Argentera "rif. 69/00/RL/00 e cartografia allegata).
L'inserimento del
Comune di Argentera in classe 3 ha comportato una serie di analisi e
valutazioni atte a definire il nuovo quadro di pericolosità geologica del
territorio comunale.
Il lavoro è stato sviluppato secondo le seguenti attività:
- revisione della "Carta Geomorfologica" in scala 1:10000 su tutto il territorio;
- revisione della "Carta della caratterizzazione litotecnica dei terreni" in scala 1:10000 su tutto il territorio e ingrandimenti in scala 1:5000 in corrispondenza dei centri abitati;
- revisione della "Carta di sintesi della pericolosità geomorfologica e dell'idoneità all'utilizzazione urbanistica" in scala 1:10000 su tutto il territorio;
- valutazione della risposta sismica locale in corrispondenza del principale centro abitato mediante esecuzione di prospezioni sismiche tomografiche a rifrazione e valutazione della velocità delle onde di taglio Vs, eseguita attraverso l'analisi dei microtremori con il metodo del "rumore ambientale";
- classificazione dei siti indagati ai sensi dell'O.P.C.M. 3274 e valutazione del profilo stratigrafico di suolo da adottare nella "Carta Litotecnica".
A tale scopo è stata un campagna d'indagini sismiche ai fini della
caratterizzazione sismica del sito e della valutazione della risposta sismica
locale, articolata sull'esecuzione n. 6 stendimenti sismici, lungo i quali sono
state effettuate sia tomografie a rifrazione, con acquisizione e misura delle
onde longitudinali (Vp), sia registrazioni e analisi dei microtremori dovuti al
rumore ambientale di fondo, ai fini di valutare gli effetti di amplificazione
sismica locale attraverso il profilo delle velocità delle onde di taglio (Vs)
in profondità.
Per ciascuna dei centri abitati comunali sono
state così determinate le categorie di suolo, valutando successivamente gli
effetti di amplificazione sismica sito-specifica.
Parametri principali adottati per la modellazione geologico-geofisica
Principali grandezze relative all'amplificazione sismica ideale del sito in studio