SP1 AURELIA - CELLE LIGURE
LAVORI:
S.P. n.1 "Aurelia" Consolidamento e sistemazione idrogeologica del fenomeno franoso al km 566+300 in località Pecorile, Comune di Celle Ligure.
NATURA PRESTAZIONE:
Studio geologico e geotecnico, definizione interventi di somma urgenza, progetto definitivo ed esecutivo per il consolidamento e la sistemazione del fenomeno franoso.
COMMITTENTE:
Provincia di Savona
DATA:
2006
Premessa
Nel mese di dicembre 2005 si è verificato un fenomeno franoso lungo il versante a monte della SP 1"Aurelia", in prossimità della progressiva chilometrica 566+300, in località Pecorile nel Comune di Celle Ligure. Il materiale litoide mobilitatosi durante il movimento gravitativo ha invaso completamente la carreggiata, richiedendo la temporanea interruzione del traffico veicolare. In relazione alla imponente volumetria dei massi caduti, si è dovuto procedere, in prima istanza, alla loro parziale demolizione, completata la quale, si è realizzata una barriera di protezione a partire all'incirca dalla mezzeria della carreggiata. A monte della berma così ottenuta è stato, inoltre, realizzato un fosso con funzioni di vallo per il trattenimento del materiale. Successivamente sono state effettuate le necessarie operazioni di disgaggio dei volumi di roccia ancora visibilmente instabili. L'evento franoso in oggetto, si è verificato in corrispondenza di un versante ad acclività molto elevata che materializza l'antica linea di costa a falesia. L'alterazione superficiale dei fronti rocciosi, fortemente controllata anche dal clima marino locale, determina un meccanismo di progressivo decadimento delle caratteristiche geomeccaniche dei materiali con fenomeni di caduta dei parametri di resistenza al taglio, (in particolare la coesione).
Per una prima messa in sicurezza del versante e il ripristino del traffico veicolare sulla corsia di valle, a senso unico alternato, è stato realizzato un primo intervento di risagomatura della zona di distacco, in quanto quest'ultima risultava, a frana avvenuta, caratterizzata da un cornicione aggettante che non forniva adeguate garanzie di sicurezza. Si è quindi progettato e realizzato un sistema di disgaggio controllato della porzione superiore conglomeratica e del sottostante cornicione arenaceo mediante malte espansive.
Versante | Materiale franato sulla sede stradale |
Programma d'intervento
Sono stati previsti, in ordine di tempo, le seguenti operazioni:
- allestimento cantiere e rimozione parziale rete sulla sommità del versante;- intasamento della frattura di trazione individuata a monte del crollo;
- taglio e sollevamento della rete metallica nella porzione orientale versante;
- disgaggio tafoni porzione orientale;
- riposizionamento rete esistente e cucitura con spezzoni di rete nuova a doppia torsione;
- posa di rete ad alta resistenza nella porzione franata;
- esecuzione dei tiranti nel settore orientale;
- posa in opera delle piastre di ripartizione e tesatura dei tiranti;
- realizzazione dei dreni suborizzontali;
- pulizia della parte intermedia del versante;
- realizzazione delle palizzate semplici;
- pulizia zona bassa versante;
- realizzazione di una canaletta drenante;
- pulizia tombinatura;
- riprofilatura versante e realizzazione di scogliera cementata;
- completamento canaletta parte bassa versante e collegamento con canale di scolo;
- rimozione berma di protezione esistente e ripristino della circolazione a doppio senso.
Tutte le opere sono state eseguite senza interruzione del traffico veicolare.
Carta geomorfologica e modello geologico |
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Rimozione materiale dalla sede stradale |
Posa in opera reti ad alta resistenza |
Perforazioni in parete | Intervento finito |
Interventi realizzati
Rete metallica e tiranti
I lavori sono stati progettati e realizzati tenendo conto delle caratteristiche di pregio paesaggistico della zona. E' stata quindi prevista la realizzazione di lavorazioni simili a quelle delle pareti circostanti ponendo però una particolare attenzione alla tipologia e alla lunghezza degli ancoraggi. Nella porzione franata si è proceduto alla messa in sicurezza del versante con l'impiego di una rete metallica, a elevata resistenza, resa solidale al pendio mediante tiranti attivi a tre trefoli di lunghezza 12 m con funzione di ancoraggio, passivi a barre in acciaio tipo FeB44k da 25 mm, nella zona perimetrale bassa, intermedi ai tiranti, di lunghezza 7 m, passivi con barre in acciaio tipo FeB44k da 25 mm, nelle zone centrali della maglia rettangolare di lunghezza 1 m, con funzione di aderenza. Nella parte alta del pendio si è proceduto all’intasamento e alla sigillatura, mediante getto di malta cementizia, della fessura di trazione beante, in modo da diminuire il più possibile l’infiltrazione d’acqua in profondità.
Dreni suborizzontali, canalette superficiali, palizzate e scogliera cementata
In relazione alla presenza di fratture beanti
sono stati realizzati dreni suborizzontali di
lunghezza 10 m in parete per la riduzione delle pressioni neutre. Nel settore
occidentale, a lato della zona d’intervento, è stata prolungata una
canalizzazione esistente derivando le acque raccolte nella tombinatura
più a valle; quest’ultima è stata sottoposta a operazioni di pulizia. Analogamente, per
edurre le acque di superficie dal piede della porzione
franata sono state realizzate canalizzare in legname utilizzando tecniche d'ingegneria
naturalistica. A lato della sede stradale è stata, infine, prevista la
costruzione di una scogliera cementata di altezza
massima di 3.00 m e una larghezza massima e minima, rispettivamente, di 3.00 m
e 1.50 m, utilizzando in parte i massi derivanti dai volumi litoidi franati. La
realizzazione di quest’opera ha comportato la
parziale riprofilatura della zona a
monte con rimozione del materiale detritico presente. Nella porzione
mediana del versante, infine, i materiali sono stati rimossi
mentre il materiale medio-fine è stato
consolidato mediante la costruzione di tre ordini di palizzate semplici.
In corrispondenza di tre profonde erosioni (tafoni)
visibili a lato della zona di distacco, è stato effettuato
il disgaggio delle porzioni conglomeratiche
aggettanti mediante l’impiego di malte espansive.