NOLI
LAVORI:
Monitoraggio della parete sovrastante la S.P. N. 1 “Aurelia” in località Capo Noli, soggetta a rischio di frana, nel Comune di Noli.
NATURA PRESTAZIONE:
Installazione e gestione del sistema di monitoraggio.
COMMITTENTE:
Provincia di Savona (2008-2010) – A.N.A.S. Dipartimento per la viabilità della Liguria 2011
DATA:
2008-2011
Premessa
La S.G.G. S.n.c ha ricevuto l’incarico dal Settore Strade della Provincia di Savona e, successivamente, dall’A.N.A.S.–Dipartimento per la viabilità della Liguria, per l’installazione e la gestione di un sistema di monitoraggio di due tratti delle pareti rocciose sovrastanti la S.P. N. 1 “Via Aurelia”, in località Capo Noli, nel Comune di Noli. I versanti rocciosi di cui trattasi sono caratterizzati da una falesia talora strapiombante costituita da un substrato calcareo dolomitico intensamente fratturato. Per tale motivo l’intera porzione a monte della sede stradale è quasi completamente rivestito di rete metallica, a causa dei numerosi interventi effettuati in precedenza dall'ANAS. Nel gennaio 2008 alcuni volumi rocciosi staccatisi dalla parete hanno lacerato la rete di rivestimento e sono crollati sulla sede stradale, che per tale motivo è stata chiusa per diversi mesi al traffico fino al completamento dei lavori di consolidamento. Questi ultimi sono consistiti nella posa in opera di un rivestimento con rete, funi e ancoraggi passivi profondi. Tuttavia, in fase progettuale ed esecutiva, i progettisti hanno individuato alcuni volumi rocciosi di dimensioni tali da ritenere opportuno un controllo in continuo della loro stabilità. Analoga situazione si è verificata nel maggio 2009 in un tratto di falesia ubicato a ponente della Galleria Capo Noli. Anche in questo caso, oltre a una rete paramassi, è stato realizzato un consolidamento mediante rete, funi e ancoraggi passivi profondi, unitamente a un sistema di monitoraggio remoto.
Installazione della strumentazione di monitoraggio |
Parete rocciosa e relativa strumentazione installata |
Descrizione dell’intervento
In entrambe le situazioni descritte, si è optato per l’installazione di un sistema di monitoraggio che, mediante acquisizione automatica, fosse in grado di tenere sotto controllo una serie di fratture che individuassero volumi rocciosi di grandi dimensioni, in corrispondenza di determinate zone della parete. L’acquisizione automatica delle misure consente:
- la continuità delle misure stesse;- il collegamento della strumentazione con un sistema di allarme condizionato da valori soglia predeterminati;
- l’acquisizione delle misure mediante elaboratore, evitando così complesse misure manuali in parete.
Zonizzazione della pericolosità |
Le due unità di acquisizione dati sono collegate alla rete elettrica e sono dotate di una batteria, alimentata altresì da due pannelli solari posizionato poco a monte. Il sistema è collegato a un modulo GSM per la gestione dei dati, la configurazione per l’invio di messaggi sms e l’attivazione di un sistema di allarme collegato a un impianto semaforico. In corrispondenza della prima frana (lato Noli) sono stati posti in opera 18 fessurimetri elettrici di cui 13 associati ad altrettanti fessurimetri elettro-meccanici, questi ultimi collegati al sistema di allarme. La necessità di questo accoppiamento è dovuta al fatto che un sistema esclusivamente elettrico è soggetto a sbalzi di tensione elettrica, specialmente in concomitanza di fenomeni temporaleschi, per cui si rischia un mal funzionamento proprio in caso di eventi che potrebbero pregiudicare la stabilità del versante. Per ovviare a tale inconveniente, sono stati posizionati 13 dispositivi elettromeccanici tipo “fine-corsa” con interruttore di sicurezza ad asta, montati in abbinamento ai fessurimetri elettrici e collegati al sistema di allarme. In corrispondenza della frana più occidentale sono stati installati n. 10 fessurimetri elettrici anch’essi associati ad altrettanti dispositivi elettromeccanici tipo “fine-corsa”.
Tale sistema consente di mettere in allerta, via GSM, n. 10 numeri memorizzati nonché di attivare gli impianti semaforici posti, su entrambe le carreggiate, a debita distanza dalle due zone franate. In relazione alla struttura metallica degli strumenti, è necessario, inoltre, tener conto dell’escursione termica e della conseguente distorsione delle misure ad opera di fenomeni di dilatazione e compressione termica. Allo scopo di tenere tale fenomeno sotto controllo sono stati posti in opera n. 4 termometri a termoresistenza in parete. Il sistema di controllo è esteso a due tratti posti 50 m prima e dopo la galleria di Capo Noli.
Grafico fessurimetro |
Grafico termometro |